Lucio Battisti - Gli anni con Mogol e gli anni con Panella
Spettacolo: Lucio Battisti - Gli anni con Mogol e gli anni con Panella Data Concerto: 25-11-2007
Locale: La Nave di Harlock
Città: Brescia
Indirizzo: Via Marziale Ducos 2
Lucio Battisti - Gli anni con Mogol e gli anni con Panella
Massimo Cotto e Franco Zanetti
presentano i due ARCANA songbook:
"Ma c’è qualcosa che non scordo" di Renzo Stefanel
"Specchi opposti" di Ivano Rebustini
La Nave di Harlock domenica 25 novembre 2007
La serata inizia alle ore 20,30 con gli Avanzi di Balera che suonano "Mi ritorni in mente" e chiamano poi sul palco Franco Zanetti, direttore di www.rockol.it, che a sua volta chiama Massimo Cotto, direttore della collana Songbook di Arcana, per presentare i due libri con i rispettivi autori: “Ma c’è qualcosa che non scordo. Lucio Battisti. Gli anni con Mogol” di Renzo Stefanel e “Specchi opposti. Lucio Battisti. Gli anni con Panella” di Ivano Rebustini.
Alle 21,00 inizia quindi la parte musicale della serata con gli Avanzi di Balera che suonano per il periodo Mogol i loro arrangiamenti di “Nessuno Nessuno”, “Anna”, “E penso a te”, “Prigioniero del mondo” e, tratto dall’album “E già”, “La tua felicità” che fa da trait d’union con il successivo periodo Panella.
Arrivano quindi sul palco Alessia e Giorgia Alissandri e Roberto Martinazzo ovvero gli EquiVoci che insieme agli Avanzi di Balera eseguono “Il vento” e “Nessun dolore”.
È quindi il momento di Giovanni A. Sechi, giovane artista sardo che propone, accompagnandosi al piano, “Nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto” e “Io vivrò (senza te)”.
Ritornano quindi sul palco gli EquiVoci che, a rappresentare il periodo Panella, propongono, tratti dal loro album “Sinceramente non tuo” ed eseguiti con le basi del quartetto d’archi, “Le cose che pensano”, “Potrebbe essere sera”, un medley eseguito in versione a cappella con “Don Giovanni/Fatti un pianto/La voce del viso/Il diluvio” ed infine, con al piano Giorgia, “Madre pennuta”.
Per il gran finale salgono sul palco insieme agli Avanzi di Balera, gli EquiVoci e Giovanni A. Sechi due chitarristi di opposte generazioni: la guest star Gae Manfredini, mitico chitarrista bresciano noto in ambito nazionale e l’esordiente diciassettenne Gabriele Micucci. Con i due classici “Il tempo di morire” e “La canzone del sole” si chiude così la serata dedicata all’intero percorso artistico di Lucio Battisti.