Dopo varie esperienze, sia come flautista che come cantante, in alcune rock band bresciane negli anni ’70, è leader della cult hard rock band Dolce’s, antesignani di un certo rock demenziale, con cui registra un demo tape con cover in italiano degli AC/DC, Judas Priest e Krokus e una manciata di canzoni proprie.
Ha il merito di aver creduto per primo, in tempi non sospetti, nelle potenzialità della canzone italiana.