- DOPO L’ALT IN REGIONE. L’emendamento anti-centrali approvato dal Consiglio è stato accolto con viva soddisfazione dai Comitati della Bassa. Ieri l’incontro con l’assessore regionale Bernardo Mairano, il referendum si fa lo stesso: appuntamento col voto il 15 dicembre Centrali: il Piano in dirittura d’arrivo Margherita Peroni: «La Giunta lo approverà entro qualche settimana» L’emendamento votato l’altro ieri dal Consiglio Regionale, che impegna la Giunta lombarda a sospendere le autorizzazioni per realizzare nuove centrali termoelettriche, è stato accolto con viva soddisfazione dai comitati dei cittadini che a Calvisano, a Mairano, a Offlaga si oppongono alla costruzione dei mega impianti a metano. «Poiché il parere della Regione è vincolante per la concessione dell’autorizzazione - dice Imma Lascialfari, presidente del Comitato per salute e l’ambiente di Mairano -, l’iter del Ministero delle Attività Produttive per il rilascio delle concessioni contestate risulta quanto meno rallentato e la possibilità che vengano installate centrali nella Bassa è alquanto ridotta». I rappresentanti dei comitati hanno incontrato ieri in Regione Maurizio Bernardo, assessore alle risorse idriche, insieme al quale hanno evidenziato il fatto che la mobilitazione della popolazione contro le centrali, per quanto ufficialmente ininfluente, in realtà ha pesato sulle scelte dei consiglieri regionali. «Ora il nostro impegno deve essere rivolto alla mobilitazione dei cittadini di Mairano per il referendum sulla centrale termoelettrica, fissato per domenica 15 dicembre - aggiunge Imma Lascialfari - in modo che tutti si rechino a votare e per far sì che l’esito della consultazione dica chiaramente il no della popolazione all’impianto». La decisione del consiglio regionale accresce l’entusiasmo del comitato mairanese per la salute e l’ambiente per l’organizzazione dello spettacolo dedicato a Lucio Battisti. Il concerto, in programma sabato alle ore 20,30 al teatro parrocchiale in via Della Libertà e interpretato dagli «Avanzi di Balera», vuole essere un modo per stare in compagnia allegramente e per ringraziare tutti i cittadini della Bassa bresciana che si sono adoperati nel corso dell’ultimo anno per far sentire la loro voce contro le centrali. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con il Gruppo Promotori Referendum. Aderiscono all’iniziativa: la federazione dei Coltivatori diretti, i gruppi Legambiente della Bassa bresciana, l’Arci, la lista «Progetto Comune» di Mairano e i comitati locali contro le centrali. r.c. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale delle linee guida per il Piano energetico lombardo, con un emendamento proposto dall’opposizione che di fatto sospende «l’efficacia delle autorizzazioni già concesse in Lombardia dal ministero dell’industria», i Comitati della Bassa bresciana contro le centrali di Offlaga, Mairano e Calvisano possono tirare un sospiro di sollievo. Sul nostro territorio non si faranno centrali fino alla discussione approfondita del Piano energetico regionale, che di fatto porterà a livello locale le scelte da fare per la Lombardia. Ieri mattina l’assessore regionale Maurizio Bernardo ha incontrato i rappresentanti dei Comitati della Bassa bresciana. Bernardo, prendendo atto delle considerazioni portate avanti dai Comitati contro le centrali, ha assicurato una rapida conclusione dell’iter relativo al Documento di programmazione energetica, nella linea già anticipata da Formigoni per «limitare al massimo la realizzazione di impianti ad elevato impatto ambientale». Ma quando sarà approvato dalla Giunta regionale il documento? «Non credo che andremo oltre qualche settimana - prevede la bresciana Margherita Peroni, nella maggioranza al Pirellone - perchè le linee strategiche già approvate sono chiare e favoriranno la redazione del Piano. Intanto l’azione del Consiglio regionale ha già avuto l’effetto di fare sospendere le conferenze dei servizi per i nuovi impianti energetici in Lombardia. L’unica centrale il cui iter è ormai avanzato è quella di Pavia. Per quelle ipotizzate nella Bassa Bresciana sarà necessaria una nuova procedura, per la quale la Regione dovrà esprimere un parere vincolante, non più solo consultivo. Dal mio punto di vista ho molto apprezzato l’opera di sensibilizzazione dei Comitati contro la realizzazione delle centrali: hanno obbligato gli amministratori locali a riflettere bene prima di prendere decisioni tanto importanti per l’ambiente. Ma dovremo anche considerare che Brescia non è nel Molise. Siamo in una regione dove le aziende hanno grandi necessità di fabbisogno energetico. Il Piano dovrà contemperare due esigenze, l’ambiente e la produzione». Claudio Bragaglio, consigliere regionale Ds bresciano, è soddisfatto per l’approvazione dell’emendamento proposto dall’opposizione ma avverte: «Molto dipenderà dagli sviluppi della situazione politica. Gli ambientalisti devono sapere che per ora abbiamo solo una sospensione delle autorizzazioni già concesse». p.m.