Alla Badia presentazione del cd-tributo degli Avanzi di Balera
Battisti a ritmo di rock
Questa band suona Lucio Battisti con il rock. S’intitola "Quel gran genio del mio amico" il cd-tributo che gli Avanzi di Balera hanno inciso per omaggiare l’indimenticato artista di Poggio Bustone. O meglio: la coppia Battisti-Mogol, visto che tutti i 12 pezzi della raccolta portano la loro firma. L’album è nato, in un certo senso, dal vivo e dal vivo viene ora presentato: a Brescia, oggi alle 20,30, al centro sportivo della Badia, in una manifestazione della 3a Circoscrizione.
Il titolo del cd riprende, naturalmente, la frase contenuta nella celeberrima "Sì viaggiare". E proprio la cover di questo brano è la scintilla (grazie ai riscontri ottenuti al Festival di Molteno, paese d’adozione di Lucio) che ha dato origine all’intero lavoro, pubblicato dalla On Sale Music: un’etichetta specializzata nella ristampa del beat Anni 60, ch’è guidata dall’Italo Gnocchi che di tutto quanto riguarda Battisti è straordinario collezionista. "A lui - riferisce Carlo Dolce, cantante della band bresciana - è piaciuto molto il nostro spirito". E un demo di 5 pezzi è diventato, appunto, un cd intero. Nonostante la monumentalità del modello, gli Avanzi di Balera hanno avuto la forza (e la temerarietà) di non approcciare il materiale con una timidezza nè carne nè pesce, ma lo hanno riletto con "un’anima profondamente rock" e con sonorità dichiaratamente "vintage" che se ne infischiano della modernità per risalire, strizzando l’occhio a un pubblico di nostalgici, a riferimenti come Jimi Hendrix e il progressive (non a caso spunta qua e là un flauto alla Jethro Tull).
Insomma, un "Battisti filtrato da tutta la nostra esperienza musicale". Dove "nostra" sta per Dolce e il chitarrista Gianmarco Carossino (insieme dai tempi del liceo Arnaldo, per approdare - passando attraverso gruppi hard rock - a esperienze di piano bar e cover band); per il batterista Fabio Del Rio (che ha vissuto a Londra e suonato con Bruce Dickinson e Adrian Smith degli Iron Maiden): e per il bassista algerino Djamel Bougherara, che, attualmente è sostituito dal vivo dall’Umberto Rivarola noto ben oltre i confini locali. Sulle capacità del gruppo, insomma, non si discute. Agli ascoltatori non resta che valutare - secondo sensibilità - se "su Battisti non si può" o se, al contrario, è lecito ... schitarrare e pestare duro.
Gli Avanzi di Balera, peraltro, hanno avuto l’accortezza di non misurarsi solo con i "greatest hits", ma di andare a ripescare anche episodi meno eclatanti (come "Dio mio no" o "Insieme a te sto bene") o, addirittura, canzoni portate al successo da altri (come "Amore caro amore bello", già proposta da Lauzi, o "Il paradiso", cavallo di battaglia di Patty Pravo). Ai "classici che più classici non si può" viene dedicato, invece, un medley acustico durante i concerti. Con un invito, dice il gruppo, "a lasciarsi andare ai ricordi e a un gioioso ... canto libero".
( Maurizio Matteotti)
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