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Battisti, pensieri e parole in mostra al De Sica Così Peschiera celebra un big della musica italiana
Sembrava fuggire di fronte alla notorietà, ma i giornali non si sono mai stancati di dedicargli copertine e servizi. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nel ritiro e nella segretezza più totali, ma dopo la sua morte non c’è stato circolo, paese, città che non ne abbia mantenuto vivo il ricordo, celebrandone la memoria, ripercorrendone la carriera, rendendo omaggio ai suoi fan. Rapita dal fascino del personaggio, memore dei suoi passaggi nel Sud-est Milano, anche Peschiera ne ha di recente ricordato la vita e l’opera musicale, attraverso la mostra “Tributo a Lucio Battisti”. Voluta dall’Amministrazione comunale e curata dal mezzatese Italo Gnocchi, consulente discografico, tra i principali conoscitori italiani del cantante, l’esposizione è stata allestita nei locali a pianterreno del De Sica, già sede del Centro donna. Qui, dalle 21 di venerdì 27 fino al pomeriggio di domenica 29 settembre, appassionati di musica italiana, ma anche neofiti e semplici curiosi hanno potuto (ri)scoprire quei pensieri e quelle parole che hanno lasciato un segno indelebile nella produzione melodica del bel Paese e che hanno portato “pezzi” nostrani a calcare per mesi i vertici delle classifiche europee. Copertine di album vecchi e nuovi, 33 e 45 giri, Cd, stampe e poster sono stati così disposti accanto a ritagli di giornale, servizi fotografici e copertine di riviste dedicate al cantante, ai suoi successi discografici, ma anche a momenti e particolari della sua vita privata. Il tutto accompagnato dal doveroso sottofondo musicale, che non è mai mancato nelle sale della mostra, invogliando i visitatori a canticchiare quei ritornelli e quelle strofe ormai entrate a far parte dell’immaginario collettivo, da Balla Linda alla Canzone del sole, da Una donna per amico ai più recenti pezzi di Hegel e della Sposa occidentale. Con l’intento di proporre una panoramica a tutto tondo sulla musica italiana degli anni ’60 e ’70, gli organizzatori hanno poi pensato di esporre, accanto al repertorio del cantautore, le copertine degli album più famosi di altri artisti, da Johnny Dorelli a Bruno Lauzi, da Patty Pravo ad Adriano Pappalardo, influenzati e a loro volta influenzatori di Battisti, alla ricerca di un proprio stile e di una propria originalità in un panorama musicale all’insegna di contaminazione e sperimentazione.
Visitata da centinaia di persone provenienti anche dai Comuni vicini, “Tributo a Lucio Battisti” ha costituto l’occasione per la presentazione del libro Battisti talk, un compendio d’interviste al cantante raccolte da Francesco Mirenzi, e per il concerto degli Avanzi di balera, esibitisi in arrangiamenti e libere interpretazioni di alcune tra le più belle canzoni del maestro.